Ingredienti: acqua, etanolo, calendula officinalis fiori, salvia officinalis foglie, vitex agnus castus semi, achillea millefolium fiori, cupressussempervirens bacche.
Tenore degli ingredienti caratterizzanti espressi per dose max giornaliera pari a 150 gg: calendula 200, salvia 200, agnocasto 200, achillea 50, cipresso 50
Impiego: utile aiuto nei disturbi della sfera sessuale femminile (dismenorrea, amenorrea; mestruazioni dolorose, spasmodiche, irregolari, fibromi, disturbi della menopausa).
Modalità d’uso:40-50 gocce, 2-3 volte al giorno diluite in acqua
Curiosità: La Calendula è una pianta ricca di storia e da sempre rappresenta un “concentrato di salute”. Fin dai tempi più antichi è stata venerata ed utilizzata proprio per le sue infinite proprietà e virtù e come si può ben immaginare molti antichi scrittori ne hanno decantato i numerosi privilegi. Calendula officinalis è il suo nome scientifico e deriva dal latino Kalendae, calende, primo giorno del mese nel calendario romano, in riferimento alla fioritura mensile nel periodo estivo di questa meravigliosa pianta. Sia i latini che i greci erano soliti chiamarla Solsepium = seguace del sole proprio per il fatto che i fiori si aprono e si chiudono al sorgere e al calare del sole.
Un’antica leggenda greca ha influenzato nei secoli l’idea che questa pianta fosse un simbolo di sottomissione e di dolore. Infatti si narra che Afrodite crebbe con Adone, figlio di Mirra e Tia, poichè la madre Mirra era stata trasformata dagli Dei in un albero per punirla. Afrodite si innamorò del giovane Adone e questo fece andare su tutte le furie suo marito Marte, il dio della guerra. Marte, per vendicarsi, scagliò contro Adone un cinghiale con l’ intento di ferirlo a morte. Adone, rimasto ferito, venne protetto da Afrodite che lo nascose in una cassa e lo affidò alle cure di Proserpina, la regina degli Inferi. Proserpina, però, incuriosita dal contenuto della cassa decise di aprirla e si innamorò anche essa del giovane e bello Adone.
Quando Afrodite le chiese di restituirle la cassa e questa si rifiutò, si appellò a tutti gli Dei dell’Olimpo per riparare al torto subito. Zeus, allora, stabilì che Adone dovesse trascorrere una parte dell’anno con Afrodite, tra i vivi, e l’ altra con Proserpina, tra i morti. Quando Adone tornò negli Inferi, Afrodite pianse amaramente e dalle lacrime versate si generò una pianta di Calendula che, come Adone, sarebbe stata destinata a periodi di vita alternati a periodi di morte. La calendula è nota anche col nome popolare di “oro di Maria”, forse per la proprietà del suo infuso di alleviare i dolori periodici femminili, evidenziandone così il legame con il femminile, con la Grande Madre; d’altro canto il suo seme uncinato ricorda una falce di luna.
Alla calendula vengono ascritte proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti. Tali proprietà sono state confermate da diversi studi, tanto che la pianta è largamente impiegata per il trattamento delle infiammazioni del cavo orofaringeo e per favorire la guarigione di ferite e bruciature. L’attività antinfiammatoria è ascrivibile ai triterpeni (in particolare, al faradiolo e ai suoi derivati) contenuti nella pianta stessa. L’attività cicatrizzante è, invece, esercitata dall’estratto di calendula attraverso un meccanismo d’azione che promuove la formazione di tessuto di granulazione e favorisce l’incremento della produzione di collagene e fibrina. Inoltre, da alcuni studi condotti, la calendula ha dimostrato di possedere proprietà coleretiche e antispasmodiche a livello del tubo digerente, antivirali, antibatteriche e perfino ipolipidemizzanti.
Quest’ultima attività è imputabile ai saponosidi contenuti nella calendula, che hanno dimostrato di essere in grado di ridurre sia i livelli elevati di colesterolo, sia quelli di trigliceridi. L’azione benefica della calendula può essere amplificata dall’associazione di: salvia, agnocasto, achillea e cipresso, erbe note per le loro proprietà utili per il benessere fisiologico nei giorni che precedono e/o accompagnano il ciclo mestruale o durante la menopausa.
La loro azione benefica viene esercitata dai componenti in esse contenute come:vitamine; flavonoidi (rutinoside, rutina, isoquercetina, narcisina, casticina, vitexina); mucillagini; diterpeni (rotundifurano, vitexilattone) e triterpeni; penta ciclici; carotenoidi (betacarotene, licopene, calendulina, luteina e xantofille); polisaccaridi; fitosteroli; idrossicumarine; olii essenziale (ricchi in: chetoni, acetato di borneolo, pinene, canfora,terpeni ed azuleni); derivati dell’acido caffeico (acido clorogenico e acido rosmarinico); tannini; iridoidoglicosidi (per es. aucubina, agnosie), alcaloidi (per es. vaticina); polifenoli; lattoni sesquiterpenici; idrocarburi, monoterpeni e sesquiterpeni; alcoli.
I principi attivi agiscono: sul sistema endocrino (modulano la produzione di alcuni ormoni ipofisari, responsabili della regolarità del ciclo mestruale e aiutano a riequilibrare l’intero sistema ormonale); inibiscono la perossidazione lipidica eserciitandoun’azione antidiabetica (diminuzione dei livelli elevati di glicemia); favoriscono l’attività di enzimi come la superossido dismutasi e la catalasi, esercitando per cui un’azione antiossidante; rinforzano il sistema linfatico e cardiocircolatorio; esercitano proprietà antinfiammatorie, antisettiche e cicatrizzanti, utili nelle irritazioni delle mucose; stimolano l’afflusso di sangue nell’area pelvica e nell’utero (proprietà emmenagoga).
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