Ingredienti: etanolo, acqua, cinchonasuccieubra corteccia, gentiana lutea radice, zingiber officinale rizoma, cinnamomunzeylanicum corteccia, salvia officinalis foglie.
Tenore degli ingredienti caratterizzanti espressi per dose max giornaliera pari a 150 gtt: china 300, genziana 200, zenzero 100, cannella 50, salvia 50
Impiego: utile aiuto nel combattere stati febbrili e influenzali, affaticamento generale fisico e psichico, depressione e malinconia, anoressia, anemia, dispepsia atonica gastrica, nevralgie.
Modalità d’uso:40-50 gocce, 2-3 volte al giorno diluite in acqua o in una tisana
Curiosità: Con il nome China ci si riferisce ad una pianta arborea appartenente alla famiglia delle Rubiaceae originaria delle Ande, la Cinchona. Da secoli utilizzata come aperitivo e digestivo, veniva apprezzata tradizionalmente anche in erboristeria grazie alle sue proprietà eupeptiche e soprattutto antimalariche.Il nome ‘Cinchona‘ deriva da quello della moglie del viceré peruviano, la contessa di Chinchón, città della Castiglia, che, secondo la tradizione, sperimentò su stessa le virtù della corteccia di questa pianta capace di sconfiggere perfino la malaria.La china deve le sue proprietà alla presenza di alcaloidi, tra cui la chinina, la chinidina, la cinconina e la cinconidina.
Nella Storia dell’umanità, la china ha avuto una importanza enorme: fino a non molti anni fa il suo principio attivo (sotto forma di bisolfato, e messo in commercio con il nome di chinino), oltre che essere un buon antipiretico ed antidolorifico, costituiva il principale se non l’unico vero farmaco contro la malaria, uno dei flagelli più dannosi, e mai debellato, per le popolazioni dei Paesi tropicali umidi. Anche noi comunque avevamo le nostre “zone malariche”, e fino agli anni Trenta la distribuzione del chinino di Stato era capillare.
Con l’introduzione dei farmaci di sintesi, oggi la china non ha più questo ruolo preminente, ma viene comunque impiegata nella preparazione di liquori per il suo gusto amaro; essa abbina a un’azione aperitiva ad un’azione digestiva, favorendo la produzione dei succhi gastrici. L’azione indiscussa della china può essere coadiuvata da quelle della genziana, dello zenzero, della cannella e della salvia; erbe nobili ricche in: alcaloidi (cinconidina, cinconina, chinidina e chinina); tannini; mono-di-triterpeni; polifenoli (epicatechine); flavonoidi; glucosidi amari (genziopicrina, amarogentina e gentiacaulina); mucillagini; olii essenziali; derivati dell’acido caffeico (acido clorogenico e acido rosmarinico). La ricchezza delle componenti conferiscono alla miscela proprietà utili a favorire le difese dell’organismo durante i periodi febbrili e di convalescenza.
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