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Nella medicina popolare, il tè viene utilizzato come rimedio interno in caso di emicrania, stanchezza, disturbi gastrointestinali, vomito e diarrea. Nella medicina indiana, invece, il tè è impiegato per il trattamento di febbre, stanchezza, mal di testa e diarrea; oltre ad essere utilizzato come rimedio per contrastare la perdita di appetito e la sete eccessiva.

Nella medicina cinese il tè verde trova impieghi come rimedio contro i disturbi digestivi, il mal di testa, la nausea e la diarrea associate alla malaria. Inoltre, la medicina tradizionale cinese sfrutta il tè per prevenire l’insorgenza di tumori. Il tè viene impiegato anche nella medicina omeopatica, dove lo si può trovare sotto forma di granuli e gocce orali.

In quest’ambito la pianta viene utilizzata in caso di disturbi cardiocircolatori, stati depressivi, stati di agitazione, mal di testa e disturbi gastrici. La dose di rimedio omeopatico da assumersi può variare fra un individuo e l’altro, anche in funzione del tipo di disturbo che si necessita trattare e in funzione della tipologia di preparazione e di diluizione omeopatica che si vuole impiegare.