Oltre ad agevolare l’evacuazione però, facilita anche la normalizzazione delle funzioni intestinali e depura i tratti dall’apparato digerente dalla presenza di batteri e agenti patogeni. Ciò vuol dire che lo psillio può essere usato non solo da chi ha problemi cronici di stitichezza, ma anche da chi ha la diarrea poiché, intervenendo direttamente sui batteri dell’intestino, esso regolarizza il funzionamento metabolico dell’apparato.
- I semi di psillio sono ottimi prebiotici, ovvero contengono sostanze che non vengono assorbite dall’organismo, ma favoriscono la crescita di batteri necessari per la flora intestinale.
- Il reflusso gastroesofageo, di cui milioni di persone soffrono, può essere alleviato e combattuto assumendo una dose giornaliera (per non più di 7 giorni) di psillio in polvere, diluito in un bicchiere di latte freddo. Con la sua azione lenitiva, esso agisce sulle pareti dell’esofago e dello stomaco, ostacolando la formazione di infiammazioni e acidità.
- Le fibre solubili contenute in questi semi, se consumati quotidianamente, riducono il colesterolo “cattivo” e il rischio di incorrere in patologie cardiache.
- Gli studi condotti su questo alimento hanno dimostrato come esso sia efficace anche nella regolazione del glucosio e dell’insulina. Chi soffre di diabete può quindi trarre vantaggio dalle salutari proprietà di questo prodotto.
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